Rigenerare la batteria del notebook conviene davvero?
Contenuti
- 1 Come rigenerare la batteria del portatile: sostituire le pile interne
- 2 Rigenerare la batteria del notebook con cicli di carica e scarica
- 3 Rigenerare la batteria del notebook in freezer
- 4 Rigenerare la batteria del notebook con Battery Doubler
- 5 Rigenerare la batteria del notebook: i vantaggi
- 6 Perché non rigenerare la batteria del notebook? Ovvero i rischi
- 7 Aumentare l’autonomia della batteria
Quando la batteria del pc portatile ha ormai perso di efficienza e autonomia, in molti si cimentano nella procedura di rigenerazione per poterne allungare il ciclo di vita. Ma perché rigenerare la batteria del notebook? Sicuramente si è convinti che l’operazione sia semplice e veloce e che consenta di risparmiare sull’acquisto di una nuova batteria.
I metodi consigliati per rigenerare la batteria del notebook sono numerosi, alcuni di tipo manuale, altri con l’aiuto di software. Vediamoli nel dettaglio.
Come rigenerare la batteria del portatile: sostituire le pile interne
Il primo metodo per rigenerare la batteria del portatile consiste nel sostituire le pile interne.
La batteria del portatile contiene infatti all’interno delle piccole batterie collegate tra loro e ad una scheda di controllo, quindi per rigenerarle occorre sostituire le pile che sono reperibili online o in un negozio di elettronica. Sembra tutto molto semplice, ma il rischio, se non si ha dimestichezza nel maneggiare componenti elettroniche, è di danneggiare non solo la batteria, ma anche il pc.
Rigenerare la batteria del notebook con cicli di carica e scarica
Un altro metodo consigliato per rigenerare la batteria del notebook è quello di effettuare cicli di carica e scarica completi. Si dovrà perciò utilizzare il pc senza cavo di alimentazione fino al suo spegnimento, successivamente si dovrà collegarlo al cavo effettuando una carica completa a pc spento. Questa operazione va effettuata 3 o 4 volte consecutivamente per poter rigenerare la batteria.
Rigenerare la batteria del notebook in freezer
Sì, avete letto bene! Uno dei metodi consigliati per rigenerare la batteria del notebook è quello di riporre la batteria del portatile, completamente scarica, avvolta in un sacchetto di plastica all’interno del freezer per una durata massima di 15 minuti. Passati i 15 minuti va fatta scongelare e una volta asciugata va caricata a computer spento. Quando la carica ha raggiunto il 100% possiamo accendere il pc, scollegandolo dalla corrente elettrica, e utilizzarlo fino a che la carica si esaurisca del tutto. A questo punto l’operazione di carica e scarica va ripetuta per almento 4 volte.
Rigenerare la batteria del notebook con Battery Doubler
Battery Doubler è un software scaricabile in prova gratuita su pc, che consente di effettuare la calibrazione della batteria senza dover intervenire manualmente. La funzione in questione di chiama Recalibrate Battery e una volta lanciata potrebbe durare più di un’ora. Una volta effettutata la ricalibrazione è possibile settare alcune impostazioni che consentono di migliorare l’autonomia della batteria “enable turbo charge” e “enable battery doubler.
Rigenerare la batteria del notebook: i vantaggi
I metodi da provare sono tanti e nel caso in cui l’operazione riuscisse perfettamente l’unico vantaggio è l’aver risparmiato qualche euro sull’acquisto di una nuova batteria. Già da solo questo pro potrebbe essere un buon vantaggio, ma prima di cantar vittoria conviene dare uno sguardo ai contro.
Perché non rigenerare la batteria del notebook? Ovvero i rischi
Come abbiamo già scritto, se non si ha dimestichezza con il fai da te, il rischio è quello di perdere solamente tempo, fatica e denaro in operazioni che non portano ai risultati sperati. Nel primo caso ad esempio, oltre ai soldi spesi per l’acquisto delle pile da sostituire, adesso toccherà spendere altro denaro per l’acquisto di una nuova batteria per notebook.
Ma questo non è l’unico inconveniente nel quale si può incappare.
Può succedere infatti che dopo una iniziale risoluzione, la batteria torni ad avere problemi di tenuta della carica. La causa infatti può risiedere nella scheda di controllo interna o in altri componenti elettronici. A questo punto ci si ritrova nuovamente al punto di partenza: una batteria mal funzionante da sostituire.
Nessuno dei metodi su descritti fa miracoli e quando l’efficienza della batteria cala drasticamente l’unica cosa da fare è sostituirla con una nuova batteria.
Aumentare l’autonomia della batteria
L’unica cosa che possiamo sicuramente fare per migliorare e allungare la vita alla nostra batteria, oltre ad un suo corretto utilizzo, è quella di installare dei programmi per ottimizzarne la gestione. Quindi, dopo aver constatato che è meglio sostituire la vecchia batteria con una nuova, impariamo a ottimizzare al massimo le prestazioni.
E ancora una volta ci viene in soccorso Battery Doubler che consente di gestire al meglio le potenzialità della carica. Come ultimo consiglio suggeriamo sempre di staccare la batteria e utilizzare il cavo di alimentazione elettrico.
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