mAh della batteria: qual è il suo significato?
Ogni batteria che sia di smartphone, tablet, PC o una classica pila riporta incisa la misura della sua potenza: i mAh.
Il significato di mAh
Il mAh, letteralmente milliampereora, è una misura che deriva dall’Ah, ovvero l’Ampereora, che corrisponde precisamente ad un millesimo di amperora, l’unità di misura della carica elettrica. Nello specifico, il mAh è il corrispettivo di carica necessaria per fornire un milliampere di energia nell’arco di tempo di un’ora.
In termini pratici, com’è possibile stabilire quanto è capiente (e quindi efficiente) una batteria? In generale possiamo dire che il valore dei mAh è legato alla durata delle batterie.
mAh e pile ricaricabili
Prendiamo il caso delle batterie ricaricabili, ancora oggi molto utilizzate per far funzionare tutta una serie di dispositivi, da macchine fotografiche digitali, a telefoni cordless, a controller di gioco. È chiaro che dovendo andare a scegliere quali pile ricaricabili acquistare, una valutazione sulla loro durata diventa fondamentale. È chiaro che il vantaggio di utilizzare pile ricaricabili sta nel fatto di non dover continuamente comprare nuove batterie e quindi di poter risparmiare nel tempo. Se a questo vantaggio si aggiunge una buona durata il gioco è fatto!
Una pila con un valore di mAh troppo basso non vi permetterà di godere di abbastanza autonomia di carica essendo materialmente costretti a dover caricare troppo spesso le pile.
Come valutare le prestazioni delle batterie ricaricabili nel corso dei vari cicli di ricarica? In questo caso ci viene in soccorso il caricabatterie intelligente.
mAh e smartphone
Proviamo adesso fare alcune considerazioni relative a mAh e batterie smartphone.
Più è alto il valore dei mAh disponibili in uno smartphone, più la batteria durerà: dunque, tra un Honor 8 con batteria da 3000mAh, e un Samsung Galaxy S7 Edge con batteria da 3600mAh, sulla carta il secondo vince per distacco. Tuttavia, non sempre questi valori numerici si confermano all’atto pratico nelle prestazioni reali e quotidiane degli smartphone.
Alle volte accade, infatti, che Honor 8 abbia una durata maggiore rispetto ad S7 Edge, nonostante disponga di una batteria meno capiente; ma che lo stesso Honor 8 duri di meno rispetto ad un altro smartphone con capacità ancora più ridotta, come ad esempio iPhone 6 con 1820mAh. Come è possibile spiegare tali differenze e, soprattutto, perché le caratteristiche tecniche di potenza non vengono rispettate nell’utilizzo?
mAh e capacità della batteria: un esempio reale
La sola capacità della batteria espressa in mAh non basta per determinare se uno smartphone ha una buona o cattiva autonomia. La durata della batteria stessa, infatti, dipende anche da moltissimi altri fattori, come le dimensioni e la risoluzione dello schermo o la potenza del processore e altri elementi hardware del dispositivo.
Ecco un altro esempio concreto. Poniamo il caso di avere a disposizione un Huawei Mate 9, con batteria da 4000mAh, e un Huawei P9, con batteria decisamente inferiore, da ‘soli’ 3000mAh. Sulla carta non c’è storia, vince il primo.
Tuttavia, il Mate 9 è dotato di un display da 5.9 pollici, mentre quello del P9 ha una diagonale di 5.2 pollici ed entrambi i componenti hanno una risoluzione Full-HD (1920 x 1080 pixel). Di conseguenza, il quantitativo di energia che lo smartphone richiede alla batteria per far funzionare al meglio lo schermo, pur essendo della stessa qualità grafica, è certamente superiore con un display più grande. Pertanto, la capacità della batteria del P9 (da 3000mAh) è in proporzione migliore rispetto a quella del Mate 9 (da 4000mAh) perché consuma meno.
In questo senso, le aziende utilizzano batterie sempre più capienti per far fronte al progressivo aumento della qualità degli schermi.
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