Come caricare le batterie AGM delle auto
Il ricambio della batteria AGM è praticamente identico a quello della batteria EFB. Premesso questo, è necessario agire con molta cautela e con degli accorgimenti non scontati per far sì di operare in completa sicurezza ed evitare spiacevoli inconvenienti. Cogliamo l’occasione per ricordare che sarebbe opportuno far effettuare al proprio meccanico un controllo della batteria per testarla. Può sembrare scontato, ma una batteria non mantenuta è nel 35% dei casi il motivo per cui una macchina si ferma dal nulla, senza altre possibili spiegazioni.
Per cominciare, bisogna rimuovere il cavo collegato al polo negativo, e soltanto dopo togliere quello collegato al polo positivo, onde evitare cortocircuiti e operare in massima sicurezza.
Procedere con il togliere lo sporco presente nel tubicino di sfiato per rendere la ricarica più agevole. Ora, è necessario avere dei piccoli, ma indispensabili accorgimenti prima di procedere alla ricarica. Se si vuole caricare la batteria fuori dalla macchina è indispensabile che venga appoggiata in verticale e non in altre posizioni, se invece si preferisce lasciarla in auto, sarà opportuno assicurarsi che tutte le utenze elettriche siano spente. Prima di collegare la batteria alla rete elettrica, è opportuno collegare prima il caricatore alla batteria in questo modo: cavo rosso al polo positivo e il cavo nero a quello negativo.
Per diversi tipi di batterie, potrebbero esserci delle varianti. In questo caso consultare il manuale d’istruzioni per capire quali modifiche andrebbero effettuate.
Una volta terminata la ricarica, staccare prima il caricatore dalla fonte elettrica e solo successivamente i cavi dalla batteria stessa. Se si è scelto di caricare la batteria fuori dall’auto, sarà necessario rimetterla nell’auto collegando sempre per prima il cavo rosso con il polo positivo prima di procedere ad attaccare anche il polo negativo.
La maggior parte dei caricabatterie sono compatibili con tutte le batterie diverse tra loro e si spengono automaticamente una volta effettuata l’intera ricarica. Diversamente verrebbe indicato nel manuale d’istruzioni che consigliamo sempre dare un’occhiata a prescindere.
In genere una batteria che non ha particolari esigenze si ricarica in una notte o comunque in un lasso di tempo che va non oltre le 8 ore. Con batteria di qualità non ci dovrebbero essere spiacevoli conseguenze se dovesse andare in sovraccarico, ma è sempre consigliabile evitare che questo accada per una maggiore sicurezza e per l’eventuale spreco di corrente che potrebbe comportare tenere attaccato un dispositivo che in ogni caso ruba alla fonte elettrica la stessa risorsa.
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